Cronaca

Crucoli, una storia attesa trenta anni

Di Nunzio Esposito

Estratto da Il Crotonese del 30-01-2011

Riscoprire il passato di Crucoli per conoscere il suo presente: è questo il senso predominante di “Dominatori e dominati nella storia di Crucoli”, opera scritta oltre trent’anni fa dallo storico savellese Pericle Maone (1900-1991), dopo una lunga e meticolosa ricerca effettuata nella Biblioteca Nazionale e nell’Archivio di Stato di Napoli, e solo oggi pubblicata dall’Amministrazione comunale, grazie soprattutto al contributo del Gal Alto Crotonese ed alla collaborazione, tra gli altri, dell’Associazione “Donne di Crucoli”.

La cerimonia di presentazione di questo interessante “volumetto”, come lo definì lo stesso autore nel lontano 1971 e che sarà distribuito già in questi giorni a tutti gli alunni delle scuole crucolesi, si è svolta presso una gremitissima (e nuova) Sala Convegni del Palazzo Comunale.

Presenti in qualità di relatori, oltre al sindaco, Giuseppe Forciniti, ed all’assessore alla Cultura, Raffaele Marasco, Vittorio Frandina, dirigente dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura e amico particolare di Pericle Maone, il preside Giovanni Sapia, direttore Università Popolare di Rossano, Franco Ioele Pace, storico medievalista, Armando Taliano Grasso, Docente Università della Calabria, Natale Carvelli, presidente del Gal, Ernesto Palopoli, curatore dell’opera, nonchè fornitore del manoscritto originale di Maone, e Antonella Smurra, curatrice dell’assemblaggio proprio dell’opera dal punto di vista tecnico. Altrettanto gradita poi la presenza dell’Assessore alla Cultura della Provincia di Crotone, Cavarretta, e di Angela Caligiuri, sindaco di Savelli paese natale di Pericle Maone.

La manifestazione, coordinata dall’assessore Marasco, è stata introdotta da Forciniti che, salutando i presenti, ha annunciato alcuni progetti da parte dell’Amministrazione comunale, la quale, dopo il libro di Ernesto Palopoli su Torretta e quest’opera di Maone, ha in cantiere la pubblicazione delle poesie di Emanuele Di Bartolo, la vera storia della Madonna di Manipuglia, e poi ancora un libro sulla rinomata sardella.

Frandina, intimo amico del Maone, ha ricordato come lo stesso autore gli consegnò il suo manoscritto originale sulla storia di Crucoli (era il 1971) che egli conservò con cura fino a quando, capito che della pubblicazione non se ne parlava ormai più, ne fece copia al suo amico Francesco Palopoli, fratello di Ernesto, nonchè sindaco di Crucoli negli anni ’70. “Maone, – racconta Frandina, – aveva una grande preoccupazione, quella che l’opera venisse stampata. Egli ne consegnò una copia all’allora parroco di Crucoli, il compianto don Mario Ferraro, il quale non riuscì però a farla pubblicare, per cui anni dopo ne feci pervenire una ulteriore copia all’allora sindaco crucolese, appunto Palopoli”.

Giovanni Sapia ha presentato l’opera la cui “primaria grande serietà tocca il lettore come utile tassello del grande fatto culturale.La chiarezza metodologica dell’opera – conclude – si rivela nella sua impostazione generale e nella distribuzione delle parti, la prima delle quali riguarda, in un territorio costituzionalmente feudale, i dominatori cercando di individuarne figure e genealogie. La seconda considera i dominati nel loro duplice volto di università (gli amministratori, n.d.a.) e di cittadini nei loro rapporti con i Signori”.

Ioele Pace, nella sua relazione sulla storia medievale calabrese, ed in particolare su quella di Crucoli, ha ricordato ai presenti l’esistenza di un’altra importantissima opera di Pericle Maone, probabilmente introvabile, sul brigantaggio nel territorio di Savelli durante la dominazione francese. “Non sappiamo con certezza – ha poi detto – se l’attuale comprensorio crucolese fosse, prima del regno normanno (1100 d.c.), sotto l’influenza della città di Crotone o della stessa Rossano. E’ certo comunque che nell’ordinamento amministrativo normanno-svevo tale territorio ricadeva nella giurisdizione fiscale del fondo rossanese”.

Taliano Grasso ha ribadito l’importanza dell’archivio storico della famiglia crucolese Palopoli, non solo come punto di riferimento della cultura locale, visto che ad esso attingono spesso studiosi di livello internazionale.

Il presidente del Gal, Carvelli, ha confermato la volontà del Consorzio di pubblicare quest’opera su Crucoli che, oltre ad essere un documento storico, serve ad approfondire quello che è il nostro passato di realtà locale come raramente fanno i molti libri di testo.

Nel suo saluto, l’Assessore provinciale Cavarretta, ha rimarcato come “proprio da Crucoli stia partendo il progetto culturale del governo provinciale che, proprio prendendo spunto dal libro di Maone , Dominatori e Dominati, vorrebbe collocare il popolo crotonese in mezzo, cioè né l’uno, né l’altro, bensì interpreti in primis della nostra storia. …Per far ciò vorremmo che in ogni comune della nostra provincia si realizzasse una Biblioteca Civica come memoria storica”.

Ernesto Palopoli e Antonella Smurra, curatori della stesura finale dell’opera, hanno infine relazionato sul loro lungo e certosino lavoro che ha portato alla realizzazione della stessa.

Bibliografia